I regni/segni di Venere

Nel regno di Venere il Tempo non passa inosservato. Agghindato come una ballerina, piroetta sulle passerelle, concedendosi istrioniche incursioni en-dehors. Intransigente e dispotico, seduce con divertita ironia, reincarnandosi in silhouette instabili. Liquido e volubile, ammicca tra gli hashtag sui display traslucidi nelle dirette streaming.

La moda, il bello, il tempo, il reale e l’immaginario, seduti ad un bistrot, farneticando di Finstagram e di fake news, finalmente concordano: ‘Più vero del vero.. Quindi, falso!’. Apoteosi del naturale, celebrato come assioma di un’estetica millennial-glam.
Il glamour, indossa l’empowerment, rivendicando il proprio lato oscuro con un selfy. Essere o non essere. Forse… apparire. E nell’apparire essere una, nessuna e centomila. Essere ognuna e ogni cosa. Conoscersi, scoprirsi, piacersi. E, in un compiaciuto disvelamento, celebrare, come vera tendenza, la non tendenza. Vestirsi per rappresentarsi. Ognuna a suo modo. Rompere gli schemi, proporre una garbata sovversione delle regole e celebrare l’estetica di un caos molteplice con note vintage. Il non ordinecome motore variabile di una creatività mobile.

L’estro millennial-glam prende coraggio e, in un rimando continuo di citazioni e déjà vù, celebra le proprie ombre attraverso abiti totem che anticipano una rinnovata femminilità. Prospettive instabili di escheriana memoria per collezioni oggi più che mai instabili. Giochi di rimandi e total look caleidoscopici per un’estetica post-retrò nel segno di Venere.

Ieri e oggi, come domani, sempre… esclusivamente MODA.

ServicesPhotography & StoryYear2019

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